CHI Siamo

Pubblichiamo dal sito e-book corriere un commento di un editore in risposta ad un autore sul contributo stampa:

Caro ciumbat, non so se lei è mai stato in una libreria, una tipografia o una casa editrice. o nei magazzini. ce l'ha con le case editrici, ma le case editrici sono quelle cose di cui ci si accorge solo quando non ci sono. ha mai pensato a cosa sarebbe il libro senza la casa editrice? chi lo lavora? chi lo sceglie (opinabili o meno le scelte)? chi lo "crea"? chi aiuta l'autore (che spesso corre dietro all'editor per ogni dubbio contenutistico e/o stilistico)? chi lo manda in libreria dove lei lo compra? etc etc.

e per fare tutto questo, la casa editrice deve pagare:

- stipendi di redattori-editor-uffici stampa-magazzinieri-grafici-impaginatori-tipografi-affitti locali-bollette

deve poi affrontare l'invenduto, per il quale ha comunque pagato la tipografia, e va in perdita se non vende (non è che la tipografia, giustamente, gli rispedisca i soldi): dunque ha il rischio di impresa e pubblicazione

e deve pagare:

- stand alla fiere nazionali e internazionali-diritti-pubblicità-distributore (la metà circa del prezzo di copertina va al distributore, non alla casa editrice: con l'altra metà, dunque la casa editrice deve coprire tutto il resto).

da come parla lei sembra che su 10 euro di copertina, 9 vanno all'editore che poi lucra impunemente: no, 9 vanno a tutta quella gente di cui ho scritto appena su.

se poi pensa che per correggere un libro, basti il parere dell'amico (nessuno discute la competenza dell'amico), faccia pure. io so solo che i professionisti esistono in ogni campo, e se mi serve l'idraulico, chiamo l'idraulico, anche se ho un amico appassionato di tubi. e l'idraulico va pagato.

o e uno dei romantici che pensa che nel campo dell'arte vada fatto tutto gratis? non so.

se uno vuol lucrare sulle cose, non va a fare certo l'editore.

Del libro va considerato tutto quello che c'è dietro e che lo porta a nascere e essere distribuito: forse c'è questo difetto di percezione.

poi si è liberissimi di pubblicare per conto proprio bypassando l'editore, io non ho nulla in contrario, anzi. ma se poinon si trova il proprio libro in libreria, beh non ci si lamenti.

La Bancarella Editrice...

Nasce nel settembre 2005 per dare una risposta ai numerosi autori che chiedono di pubblicare ma non trovano risposta sul mercato. Il binomio editoria e libreria è secondo noi un binomio azzeccato perché le due attività sono complementari e inscindibili. Il libro quando è pubblicato ha bisogno della libreria per poter andare al lettore, la libreria ha bisogno del libro per poter soddisfare l'esigenza dei lettori. La nostra libreria che vive nel mondo del libro da cinquant'anni ha sentito l'esigenza di irrompere nel campo dell'editoria come hanno fatto molti librari editori, ricordiamo per tutti Ulrico Hoepli e qui vicino a noi Belforte editore. I libri non sono come le persone non bastano mai e soprattutto oggi che i grandi editori pretendono di dominare il mercato e di far leggere ai lettori ciò che vogliono loro in modo da portarli al pensiero "unico" come succede nel modo della tv dove le idee contro il potere e il governo non trovano spazio.

La nostra libreria però ha dovuto chiudere nel 2009 perché nonostante i buoni propositi non ce l'abbiamo fatta causa al mancata politica culturale dei nostri governi sia di destra che di sinistra che non hanno mai fatto una vera legge del libro in Italia, come esiste nei migliori paesi europei Francia , Spagna, Austria ecc dove lo sconto è abolito o al massimo come in Spagna è al 5% per far fronte alla concorrenza spietata dei supermercati e delle Coop.

Tale legge negli altri paesi ha fatto aumentare il numero delle librerie e abbassare i prezzi perché gli editori non avevano più bisogno di caricare i prezzi per fare poi i megasconti.

Un altro grave problema poi è quello che con la chiusura delle librerie storiche come la nostra, a Firenze hanno fatto chiudere la centenaria Libreria Le Monnier, la Marzocco e altre senza muovere un dito, poi sono ostate sostituite da altre librerie, ispirate non al servizio a cliente e all'amore alla cultura, ma solo al Business con operatori poco qualificati e senza esperienze amore per il libro. Lì i libri si vendono a metraggio secondo la formula della scuola Mauri per Librai e se in determinato tempo non "girano" vengono resi all'editore o eliminati come se fossero pomodori.

Molti nostri ex clienti si ricordano con nostalgia e dispiacere del nostro modo di fare libreria che era quello dei veri librai dicendo "purtroppo oggi non esistono più librerie ma solo contenitori di merce".

Così è in tutta Italia le ultime grandi librerie sono state chiuse a Roma senza che i nostri ministri abbiano mosso un dito.

Infine la piccola editoria è oggi ostacolata in tutti i modi, non ci sono più librai disposti a tenere i libri dei piccoli, perché occupano spazio poi c'è da fare il rendiconto.. e pensare che questi libri gli arriverebbero in deposito e non li pagherebbero finché non li venderebbero a differenza di quelli dei grandi editori.

Ma oggi in libreria regna l'ignavia come dice Dante «quei dannati che durante la loro vita non hanno mai agito né nel bene e nel male, senza mai osare una vera in idea propria, ma limitandosi ad adeguarsi sempre a quella del più forte.»

«Fama di lor il mondo non lassa;

misericordia e giustizia li sdegna

non ragionar di lor, ma guarda e passa.»

Non resta che la piccola editoria come arma del riscatto culturale del paese naturalmente tra alti bassi errori e mancanze ma sempre aperta a tutte le voci e pensieri. La nostra produzione sarà come lo è stata la libreria uno specchio delle opere delle qualità e delle tendenze culturali espresse dal nostro territorio e oltre, tenendo conto che grazie alla comunicazione la provincia è morta e Piombino ha le stesse possibilità di interferire nel pensiero e nella cultura del paese.

Dipenderà dall'impegno e dal sacrificio dallo studio e dalle qualità dei nostri autori poeti narratori e pensatori se Piombino potrà avere un suo ruolo nella cultura nazionale, noi mettiamo i mezzi a loro disposizione la stampa la pubblicizzazione e il nostro sito Internet per varcare i confini, la distribuzione nelle librerie nazionali attente e che vorranno collaborare a portare nuova linfa al mercato librario.

LEGGENDE METROPOLITANE SUL CONTRIBUTO EDITORIALE

Molti spargono false notizie e maldicenze sugli editori che pubblicano con contributo editoriale (a pagamento dicono loro) e poi si scopre che anche i più puri degli editori o agenzie editoriali chiedono soldi sotto altre forme, editing, consigli editoriali, raccomandazioni presso gli editori, lanci pubblicitari, sevizi grafici o peggio acquisti di tutte le copie stampate.

Così alla fine l'autore paga lo stesso credendo di risparmiare o di essere stato pubblicato gratuitamente

L'ultima trovata poi è quella del crowdfunding

un agenzia  seleziona libri e poi li propone al pubblico aspettando le prenotazioni anticipate dei lettori, se si arriva alla prevendita di 50 copie a prezzo di listino (e non di costo) si stampa il libro altrimenti no. E' un gioco al sicuro, l'agenzia non rimette niente e guadagna più che se dovesse chiedere un contributo. Infine stampano solo le copie prenotate e nulla più; poi ci sono da pagare servizi di grafica editing ecc e pubblicitari, e o altre piccole trappole...

Noi chiaramente dichiariamo qui a fianco che occorre un contributo perché sarebbe impossibile investire su ogni autore. L'esperienza dimostra che le vendite di ogni libro sono lente, che poi le librerie molte volte non pagano o pagano in molto ritardo, mentre le spese correnti dell'editoria corrono, le stamperie vogliono essere pagate subito o al max a 30 gg. la contabilità mensile e i costi di gestione corrono e non sono pochi, i rendiconti trimestrali Iva, le spese di energia, computer, tasse, telefonia,sito web, pubblicità, spese corriere etc.

Cosicché il contributo alla fine non reca tutto quel guadagno che sembra a prima vista.

Un autore che vuole pubblicare con noi deve tenere conto che:

Il suo contributo permetterà all'opera di essere pubblicata, il suo contributo potrà essere recuperato nel tempo se il libro sarà venduto e incontrerà il favore del pubblico. Diversi nostri autori hanno recuperato la spesa iniziale grazie alla roialty del 10% sul prezzo di vendita del volume che è la più alta in Italia. Molti editori concedono meno. (Gli autori famosi spesso non spuntano più del 5% 7%).

Poi nel contributo è previsto senza alcuna spesa, l'editing, la grafica di copertina (Un grafico per una copertina chiede normalmente dai 300 € in su!e se poi chiedi delle modifiche te le fa pagare!)).

Poi diverse bozze fino a quando l'autore non ci da l'ok finale (molti editori fanno una sola bozza !)

Il libro con noi non esaurisce mai... perché dopo le prime cento copie stampate: provvediamo noi alle spese di nuova stampa e all'autore rimane il 10 % delle roialty.

Il libro completo di ISBN o EAN viene publicato nel nostro sito e su tutti i siti o portali che vendono libri cosicché si puà ordinare in qualunque parte del mondo. (potete provare cercando i nostri libri sui vari portali ad iniziare da Amazon Ibs, Libreria Universitaria etc.)

Le librerie e i grossisti per l'estero vengono riforniti dal nostro distributore LIBRO CO ITALA.

Ad ogni autore viene dedicata gratuitamente una pagina nel nostro sito dove oltre al libro può pubblicare suoi scritti o foto.

Inoltre ogni tanto riproponiamo il libro in varie occasioni, mostre fiere o altro.


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